mercoledì 21 aprile 2010

Intervista con Angela Mensi di 13 Ricrea


Quando le donne si pongono degli obiettivi, è difficile dissuaderle: e così, nel 2007, dopo tredici incontri, le designers Angela Mensi, Ingrid Taro e Cristina Merlo danno vita a 13 Ricrea, con il nobile scopo di dedicarsi alla reinterpretazione di materiale destinato al disuso, all'abbandono e al macero.
Pur partendo da competenze diverse, le tre designers riescono molto bene nell'intento di creare una realtà sostenibile, considerando che ogni materiale può essere risorsa per creare nuovi oggetti e progetti.

Di tutto ciò ne abbiamo parlato con Angela Mensi.

Cos'è 13 Ricrea e chi sono le tre designers protagoniste di questo progetto?
13 RiCrea è un laboratorio/studio che crea oggetti ed arredi da materiali esistenti che non vengono più considerati materie prime, in genere materiali di scarto industriale che per le loro caratteristiche sono destinati alle discariche.
Ingrid è architetto, fotografa e si occupa dei rapporti esterni e di moltissime altre cose. E' inoltre spalla di
Angela che si occupa di ricerche sui materiali, dello sviluppo dei prodotti e della produzione. Cristina è geometra e si occupa di ristrutturazioni green, di rispetto; inoltre gestisce l’ufficio e la parte tecnica di RiCrea.
Siamo piccoli, siamo in pochi ed ognuna di noi deve necessariamente essere poliedrica.

Nelle vostre creazioni utilizzate materiali altrimenti destinati al macero. Come è nata questa mania per il riutilizzo e il riciclo?
La passione di quelli che io chiamo "gli ultimi", i materiali che nessuno vuole, nasce dal buonsenso ereditato dai nostri vecchi, che anche quando non erano poveri non buttavano nulla. Nella vita contadina non esistevano i rifiuti, tutto aveva un riutilizzo e l’anello dei consumi si chiudeva sempre.
Nella mentalità industriale è importante sapere il costo del rifiuto. Aver avuto la possibilità di vedere containers di materiali puliti destinati alle discariche è stata una provocazione troppo forte per non approfittarne.

Qual è stata la soddisfazione piu' grande che 13 Ricrea vi ha dato?
Non saprei rispondere precisamente: si tratta di tante piccole e grandi soddisfazioni, che ci spronano. Abbiamo molti sforzi da affrontare e le soddisfazioni ci aiutano a sentire meno i pesi e le difficoltà.


Qual è la reazione della gente di fronte alle vostre creazioni?
Le nostre creazioni suscitano spesso stupore, entusiasmo: lo dico con semplicità, anche ammirazione quando si scopre la natura dei materiali coi quali sono realizzati.

Utilizzate voi stesse le vostre proposte di arredamento?
Certamente, qualcosa delle nostre creazioni arreda le nostre case, le troviamo anche divertenti!

Nella vita di tutti i giorni siete persone attente all'ambiente, per esempio negli acquisti, nei viaggi, ecc? Insomma, l'ecosostenibilità è diventato per voi uno stile di vita a tempo pieno?
Certo, e a tempo pieno, purchè senza fanatismi e integralismi.

Ritenete che nel panorama del design made in italy, il tema dell'ecosostenibilità sia affrontato in modo adeguato? Se no, cosa può essere cambiato o fatto in maniera migliore?
L’ecosostenibilità comuncia ad essere valutata una forma di riguardo “interessante”. Ci vuole tempo e gli interessi economici smuoveranno più ampiamente verso questa direzione. C’è ancora moltissimo da fare, anche se è molto tardi e siamo molto indietro. Cominciano a risvegliarsi gli interessi, ma manca l’etica.


Il consumatore medio italiano è realmente interessato ad accogliere uno stile di vita ecosostenibile? Cosa e' cambiato negli ultimi anni?
Una piccola parte è interessato, i più illuminati. Penso che siano quelli che credono che il mondo non sia di loro proprietà, ma che possano goderne custodendolo nel miglior modo possibile.
Se parliamo della nostra realtà, e posso parlare solamente per quello che constato, un po' si è allargata la schiera delle persone che credono di dover e poter fare qualcosa.
I media cominciano a spingere, la gente si sensibilizza.Il consumatore si è sempre convinto con la convenienza economica, se si riesce a fare coincidere con la convenienza ecologica è il massimo dei risultati.

Cosa possono fare le imprese per convincere il consumatore?
Giro la domanda: non è il consumatore che potrebbe convincere le imprese?
Certo, la pubblicità condiziona moltissimo gli acquisti  e può usare strategie che facciano leva sull’etica del prodotto, dimostrandone il lato conveniente.

Progetti per il futuro?
Tanti, sempre in ebollizione. 13Ricrea è stato presente in varie location al Fuorisalone 2010.

 

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails