giovedì 6 maggio 2010

Intervista con Bianca Cappello


Fashion Paper è un'interessantissima iniziativa, realizzata con la collaborazione di Comieco e di alcune prestigiose accademie di moda e design: moda e sostenibilità, fashion e rispetto dell'ambiente, ecco le due linee direttrici di questa mostra itinerante che, dopo Roma, sbarca a Milano a partire dal 29 Aprile a Palazzo Isimbardi.
La protagonista, come spiega il nome stesso, è la carta, di ogni tipo, che attraverso curiose e differenti tecniche viene lavorata per dare vita ad abiti, gioielli ed oggetti interamente riciclabili.

Oltre al contenuto, anche l'allestimento (strutture in carta e/o cartone, leggere, facilmente trasportabili, montabili, riutilizzabili e adattabili ad ogni ambiente espositivo) sarà in linea con il concetto fondante della mostra il cui obiettivo è di portare alla luce, sviluppando in maniera del tutto inedita e accattivante, gli attuali temi di eco-sostenibilità, recupero dei materiali a base cellulosica e compatibilità ambientale.

Ne abbiamo parlato con Bianca Cappello, curatrice della mostra.

Sei curatrice della mostra Fashion Paper, ci spieghi in poche parole cos'è?
Fashion Paper è un progetto multiplo; è nato per portare al grande pubblico il tema della Carta come materiale universale. Utilizzando carta di ogni origine, dal cartoncino più prezioso alla carta di riciclo, abbiamo cercato di spiegare al grande pubblico il tema fontamentale dell'eco sostenibilità dando al tempo stesso ai giovani talenti di alcune delle maggiori istituzioni culturali italiane la possibilità di rendersi visibili in una vetrina di eccezione.

Tra gli oggetti esposti, una collana di carta da imballo grigio con la tecnica del quilling. Che tecnica è?
Quilling è una tecnica antica; nasce in Francia nel XVIII secolo e veniva usato dalle suore, spesso di clausura, per creare bellissimi ornamenti per le reliquie sacre. La tecnica poi si è diffusa ed evoluta in miriadi di applicazioni diverse, dalle perle in carta africane alle realizzazioni di design più disparate.

Quale, tra gli oggetti esposti, ti ha colpito di piu' e perchè?
Più che la mia opera preferita, vorrei dire e sottolineare il fatto che tra le più di 120 opere esposte, tutte realizzate esclusivamente in carta e cartone, non ne esiste una che per tecnica, colore, forma e concetto assomigli ad un'altra. Sono tutte creazioni stupefacenti e uniche al tempo stesso. La carta ha sfidato gli studenti ed ha tirato fuori da ciascuno un artista unico, originale e geniale. Sicuramente però è stato fondamentale anche il lavoro sapiente dei professori Angela Nocentini, Maria Teresa illuminato, Edoardo Malagigi, Bruna Marchesan, Luisa Scarpini e Roberto Zanon che hanno saputo, ciascuno a modo suo, interpretare ed indirizzare correttamente le pulsioni creative dei propri alunni.

Nel loro percorso di apprendimento scolastico, gli studenti, sono indirizzati verso il rispetto all'ambiente?
Sicuramente le scuole che hanno collaborato al progetto, Afol Milano, Accademia di Belle Arti di Firenze, Accademia di Brera a Milano, Accademia Albertina di Torino sono ad un ottimo livello; tuttavia non è possibile fare un discorso generale perchè le realtà di cui stiamo parlando sono moltissime e le situazioni sono diversificate. L'eco design e le discipline volte all'ecologia e al riciclo sono un passo importante per portare gli studenti -gli adulti ed i genitori del futuro- a capire i materiali, la loro origine e la loro destinazione finale e divenire coscienti della realtà che ci circonda. Questo vale per la carta ma anche per la plastica, i metalli e ogni altro prodotto della nostra Società dei Consumi.
L'interesse che Fashion Paper ha suscitato è sicuramente un campanello importante per capire quanto il mondo contemporaneo abbia voglia di scoprire alternative per migliorare l'ambiente in cui viviamo.

Che risultati vuole raggiungere questa iniziativa?
Grazie anche alla Provincia di Milano e alla Provincia di Firenze che da subito hanno sostenuto il progetto, sentiamo di aver fatto un buon lavoro nel momento in cui il messaggio che passa al pubblico riesce ad avere una ripercussione positiva sull'ambiente in cui viviamo, creando sempre nuova e più profonda consapevolezza nella percezione del mondo e dei materiali che ci circondano.

Nel mondo della moda, l'ecosostenibilità è già un punto cardine oppure c'è ancora molto da lavorare?
Sicuramente l'eco sostenibilità è un campo di applicazione che si rende sempre più necessario, non solo nel campo della moda. Per portare le coscienze a comprendere e ad apprendere l'importanza del rispetto ambientale ci sono molti mezzi di comunicazione e forse quello dell'arte e quello della moda sono i più accattivanti ed immediatamente recepibili. In Germania la carta è un materiale già da molti decenni apprezzato e utilizzato per gli scopi più disparati; in Italia ottimi artisti e designer ci stanno lavorando da qualche anno e l'interesse per carta e cartone ha avuto una crescita esponenziale sopratutto negli ultimi tempi. Dobbiamo ringraziare anche i pionieri di questa ricerca se oggi possiamo godere del favore di un vasto pubblico.

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